La figlia di Milva ha chiarito che il decesso della straordinaria interprete è avvenuto per la sua malattia, non per il Covid.
Il 24 aprile l’Italia ha perso una delle cantanti più importanti della propria storia. Abbiamo purtroppo dovuto dire addio a Milva. La Pantera di Goro è scomparsa all’età di 81 anni, improvvisamente, per una malattia neurologica che già da tempo l’aveva colpita. Lo ha chiarito in un’intervista al Corriere della Sera la figlia, Martina Corgnati, che ha voluto allontanare ogni sussurro riguardante un presunto contagio da Covid, anche perché la cantante, tra l’altro, era stata da poco vaccinata.
Milva non è morta per il Covid
La causa del decesso dell’artista dai capelli rossi è stata una malattia neurologica e degenerativa, chiarendo però che non si trattava di Alzheimer. Dal 2010 si era definitivamente ritirata dalle scene, facendo sentire raramente la propria voce attraverso i social e poco altro. La sua ultima intervista risaliva al suo 80esimo compleanno, concessa alla carta stampata.
Tantissimi amici e colleghi italiani e non hanno voluto ricordare la grandezza di Milva, una vera icona della nostra canzone e della nostra cultura. La figlia Martina ha invece chiarito come la morte non sia avvenuta per Covid, ma per la malattia che l’ha colpita, per “una stanchezza atavica” dopo una vita intensa e piena di emozioni. Problemi che purtroppo erano diventati insormontabili.
Le paure di Milva
Nel corso della sua intervista, Martina ha ricordato l’amicizia di lunga data della madre con altri artisti leggendari come Franco Battiato ed Enzo Jannacci, ed è tornata anche sul paragone con Mina che ha vissuto nei primi anni di carriera. Un paragone soprattutto giornalistico, perché le due sono state artiste immense con le rispettive peculiarità. Racconta la figlia di Milva: “Eccelleva in tutti i ruoli grazie alla sua curiosità. Una crescita favorita anche dalla collaborazione con mio padre, Maurizio Corgnati“.
Di seguito Canzone della Pantera di Goro: